Studi e ricerche per la definizione degli ambiti di contabilità ambientale. Applicazioni agli enti territoriali

Data inizio
1 ottobre 2005
Durata (mesi) 
24
Responsabili (o referenti locali)
Savio Giorgio

L’ambiente è una variabile che viene sempre più considerata dal management nella strategia aziendale e nelle scelte decisionali in quanto condiziona in modo crescente la redditività delle imprese. Tuttavia l’inserimento volontario di alcune variabili ambientali negli schemi contabili esistenti è ancora poco frequente, sebbene l’impressione generale sia che le stesse imprese debbano far fronte a costi ambientali sempre crescenti per le diverse attività di prevenzione, di risanamento, di trattamento dei rifiuti, di gestione dei sistemi di controllo.
In Italia il problema dell’integrazione della contabilità economica con valutazioni relative all’ambiente è divenuto anche oggetto di recenti iniziative parlamentari volte alla modifica del nostro ordinamento legislativo.
Il lavoro di ricerca fino ad ora svolto (come indicato nella proposta di progetto di cui la presente ne è la continuazione) ha riguardato in primis la raccolta della più ampia bibliografia a livello internazionale relativamente ai modelli di contabilità ambientale e lo studio dei diversi strumenti di contabilità ambientale d’impresa. Tali strumenti infatti sono destinati, da un lato, ad informare in modo trasparente i portatori d’interesse sui bilanci d’esercizio e sui rapporti ambientali; dall’altro, ad assistere il management a prendere decisioni coerenti e a controllare alcune variabili attraverso non solo la contabilità analitica, ma anche il life cycle assessment , l’approccio alla responsabilità sociale, il bilancio ambientale tipo input – output, ecc., nell’ottica del perseguimento congiunto da parte del management dei principi di economicità e di eco-efficienza.
Particolare attenzione è stata inoltre rivolta allo sviluppo del progetto Life Clear – City and Local Environmental Accounting and Reporting (il primo progetto europeo di contabilità ambientale applicata agli enti locali), che ha portato alla redazione di bilanci ambientali sperimentali da parte di diciotto enti locali partner (comprendenti Comuni e Province).
E’ stata inoltre svolta una approfondita analisi degli emanandi provvedimenti normativi nel nostro ordinamento legislativo,tutti peraltro rimasti allo stadio di disegni di legge, inerenti sia l'orientamento macroeconomico sia quello microeconomico.
In particolare alcune proposte di legge inerenti l’orientamento macroeconomico fanno espressamente rinvio al sistema di conti ambientali riportato in moduli internazionalmente riconosciuti, quali NAMEA (National Accounting Matrix including Environmental Accounts), SERIEE (Systeme Europeen de Rassenblement de l’Information Economique sur l’Environnement) e Sistema degli Indicatori settoriali di pressione ambientale.
Ulteriori proposte di legge hanno ad oggetto la contabilità ambientale a livello microeconomico e prevedono l’obbligatorietà dell’informazione ambientale da parte delle imprese designate, senza tuttavia definire il concetto di `costo ambientale’.
Il risultato del lavoro di ricerca ad oggi svolto si è concretizzato in una relazione che verrà presentata al prossimo Congresso Nazionale di Merceologia che si terrà a Roma nel mese di marzo 2006 (precedentemente programmato per ottobre 2005).
Nel corso del 2005 il Comune di Verona (e quello di San Martino Buon Albergo) hanno intrapreso il percorso di Agenda 21 locale al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile del proprio territorio.Si tratta di un processo articolato per definire un Piano di Azione locale in cui siano determinati gli obiettivi da perseguire e le azioni per realizzarli al fine di ottenere, a medio e a lungo termine, la sostenibilità del territorio. Il Rapporto sullo Stato dell'Ambiente (RSA) rappresenta la prioritaria attività richiesta all'ente locale per valutare le condizioni effettive del territorio, e per poter così elaborare un conseguente Piano di Azione basandosi su dati oggettivi. Relativamente a quest'ultimo aspetto è da sottolineare la difficoltà di mettere a punto un set di indicatori che possano essere significativi delle evoluzioni in atto sia in termini di pressioni sull'ambiente, che di stato delle risorse e di valutazione delle politiche rivolte alla mitigazione delle pressioni e degli impatti.
Anche la Provincia di Verona ha intrapreso, da qualche anno, il percorso di Agenda 21 locale per il miglioramento dell'ambiente e della qualità della vita nella provincia di Verona.
Appare pertanto utile, dal punto di vista scientifico, proseguire il lavoro di ricerca svolto attraverso la costituzione di un Gruppo Tecnico di Contabilità Ambientale con lo scopo di elaborare in via sperimentale un bilacio ambientale relativamente a uno degli enti locali del territorio veronese.
Una analoga attività di ricerca è gia stata avviata dalla Facoltà di Economia dell’Università di Catania (sezione di Merceologia) in collaborazoione con il Comune di Catania.
Il Gruppo Tecnico avrebbe il compito di individuare le informazioni qualitative e quantitative, fisiche ed economiche, al fine di redigere il Rapporto Ambientale dell’Ente locale.
Un prima fase di lavoro comprende la selezione delle informazioni qualitative e quantitative fisiche peculiari per il territorio oggetto di studio.
Una eventuale seconda fase, sulla base della precedente selezione, potrà prevedere la individuazione e riclassificazione delle spese sostenute dall’ente per la salvaguardia del proprio comprensorio.

Enti finanziatori:

Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento

Partecipanti al progetto

Collaboratori esterni

Annalisa Casoni
Università di Messina Dottoranda di ricerca
Katia Giacomolli
Università di Verona Scienze Economiche assegnista
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