U Life (Urban Life): un modello di sistema urbano distribuito ed integrato

Data inizio
1 gennaio 2005
Durata (mesi) 
12
Responsabili (o referenti locali)
Arcangeli Enzo Fabio

Il progetto punta a costruire un modello abbastanza generale per la simulazione di un sistema urbano, concepito e modellato secondo la recente, emergente tradizione di ricerca dei sistemi distribuiti ed integrati.

FASE 1. COSTRUZIONE DEL PROTOTIPO DI U-Life
Da uno stato dell’arte sugli strumenti e concetti disponibili in letteratura, per chi voglia porsi il problema di ragionare sulla, e simulare una città, si ricaveranno alcune ipotesi di lavoro:
- da un lato, definire quanto sia possibile catturare del meglio delle grandi tradizioni di pensiero urbano, e non solo quello concepito da geografi-economisti ma anche in ambito storico e filosofico;
- e dall’altro individuare i contributi o gli aggiornamenti alle successive onde paradigmatiche e di innovazione tecnica nelle scienze computazionali applicate alle scienze sociali e regionali. Sino a:
- alcuni grappoli di pensiero all’interno dell’area “sistemi complessi distribuiti”;
e gli stimoli prima degli scienziati sociali, poi di matematici e fisici ed altri studiosi delle reti, che stanno elaborando nuovi paradigmi di reti complesse fortemente asimmetriche.

WORKPACKAGES della fase 1 (primo anno):
WP 1.1 Elaborazione di uno stato dell’arte sulla letteratura formale e la modellistica rilevante.
WP 1.2 Definizione degli oggetti da modellare, attraverso una ampia ricognizione di economia urbana e discipline affini (geografia urbana, storia urbana, scienze regionali).
PRIMA MILESTONE ( 6 mesi): Identificazione dell’oggetto da modellare e prime ipotesi sulle tecniche di simulazione
WP 1.3 confronto teorico con la New Economic Geography (NEG) e messa a fuoco di somiglianze e differenza tra i 2 approcci alla complessità urbana: il nostro (Sistemi Distribuiti-Integrati) e quello NEG (es.: diverso trattamento della componente strategica; suggerimento di Kirman di creare una nuova generazione di modelli a grande numero di agenti e tuttavia con componenti strategiche).
WP 1.4 Formulazione del MODELLO – PROTOTIPO U-Life-v.1, e suo “trial” nella soluzione originale di un problema economico rilevante ( es.: preferenze endogene e/o esternalitàà ed effetti di rete nel capitale umano).
SECONDA MILESTONE (12 MESI): Primo prototipo di U Life.

FASE 2. Sviluppo e derivazione di varianti del modello.
Ipotesi di lavoro che: l’economia urbana fosse partita da una visione originaria della città come “rete di reti” (nei vari sensi e topologie di rete), poi fosse entrata in una seconda fase di declinazione del tema città luogo di emergenza delle forme intermedie di “complessità” (tra ordine e caos). Oggi, la ipotesi dei fondatori e promulgatori del paradigma delle “reti complesse” è che esso potrebbe consentire di coniugare queste due visioni, renderle visibili contemporaneamente ed in modelli abbastanza maneggevoli e trattabili.

WORKPACKAGES della fase 2 (secondo anno):
Il progetto affronta questo argomento con questi blocchi di ragionamento ed operazioni:
WP 2.1 Pubblicazioni sulla metodologia e prime formalizzazioni del modello, tratte dal lavoro deella fase 1. Verifica ed eventuale correzion e dela individuazione delle tecniche di simulazione
WP 2.2 Si approfondisce la descrizione dell’oggetto da modellare ossia il particolare punto di vista sulla società come capitale sociale urbano che si propone al centro del modello che stiamo progettando; in modo da ricavare succesisive versioni del modello base.
TERZA MILESTONE (mesi 18): Seconda versione di U Life.
WP 2.3 Sviluppo di diverse versioni del modello, per risolvere particolari problemi di analisi economica urbana e territoriale.
WP 2.4 Redazione del raporto finale; pubblicazione dei principali risultati e primo bilancio critico,di confronto con altre tradizioni di ricerca (specialmente la New Economic Geoghraphy).

Successivamente ed a margine del progetto (attorno alla sua conclusione, mese 24):
WP 2.5 organizzazione di un seminario internazionale di confronto sullo stato dell’arte, in collaborazione con l’ AISRe , Associazine Italiana di Scienze Regionali (con altri fondi da reperire).

Enti finanziatori:

Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento

Partecipanti al progetto

Enzo Fabio Arcangeli
Giorgio Padrin
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