Il corso vuole mettere in grado gli studenti di capire e interpretare i principali fenomeni finanziari ed
economici pubblici, con particolare riferimento alla situazione italiana. Enfasi verrà posta nel distinguere le
teorie normative da quelle positive.
Il corso è articolato in due parti: la prima è dedicata allo studio delle ragioni che giustificano l’intervento
pubblico in economia; la seconda è dedicata alla teoria dell’imposta e al sistema tributario italiano.
Durante il corso viene fornita anche una guida alla lettura della bibliografia.
I parte:
- La funzione allocativa, redistributiva e di stabilizzazione del reddito
- Lo Stato “cooperativo” e l’intervento pubblico a correzione dei “fallimenti di mercato” (beni pubblici,
esternalità, monopolio naturale, asimmetrie informative)
- Lo Stato “paternalista” e i “beni meritori”.
- Principali criteri ispiratori dell’azione di ridistribuzione dei redditi
- La sicurezza sociale (pensioni, sanità, tutela della povertà)
- Processi e regole di decisione collettiva (cenni)
II parte:
- Il finanziamento della spesa pubblica: tasse, imposte, debito pubblico
- I principi generali della tassazione: equità ed efficienza; la determinazione della capacità contributiva e
la teoria del sacrificio
- La scelta dell’imposta, la determinazione della base imponibile, la graduazione delle aliquote
- Gli effetti economici delle imposte (traslazione, eccesso di pressione, evasione erosione ed elusione)
- L’architettura del sistema tributario italiano: l’imposta personale sul reddito; la tassazione dei redditi
d’impresa; le imposte indirette erariali; le imposte regionali e locali (cenni).
Si compone di una prova scritta (svolgimento di un breve saggio e domande a risposta multipla) e di una
prova orale cui accedono coloro che hanno conseguito almeno 17/30mi nella prova scritta. Entrambe le
prove vertono sull’intero programma.
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