- Authors:
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Romeo, Salvatore
- Title:
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La siderurgia pubblica italiana nel Mercato comune europeo (1956-1995)
- Year:
-
2014
- Type of item:
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Doctoral Thesis
- Tipologia ANVUR:
- Altro
- Language:
-
Italiano
- Keyword:
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siderurgia; storia economica; Mercato comune; industria; partecipazioni statali; Iri; Finsider; Italsider; Ilva
- Abstract (italian):
- Il presente lavoro indaga l'evoluzione della siderurgia pubblica italiana - ossia del gruppo Finsider e delle sue successive evoluzioni - dall'entrata in vigore del Mercato comune europeo alla definitiva privatizzazione delle imprese a partecipazione statale. Fondata nel 1937 per gestire le attività siderurgiche acquisite da Iri a seguito dell'operazione di salvataggio delle grandi banche di interesse nazionale, nel secondo dopoguerra Finsider venne rilanciata con un ambizioso programma di investimenti, il cosiddetto "Piano Sinigaglia". Il quadro all'interno del quale il gruppo pubblico si trovava ad operare subì una modificazione sostanziale a partire dal 1951, quando anche l'Italia decise di partecipare alla costituzione della Comunità europea del carbone e dell'acciaio (Ceca). Da quel momento un'industria storicamente beneficiaria di politiche protezioniste si trovò a dover competere con le realtà ben più avanzate del nord Europa. Questo evento ha condizionato significativamente la successiva evoluzione della siderurgia italiana, in generale, e di quella pubblica, in particolare. L'adesione dell'Italia alla Ceca ha posto in essere una sorta di "vincolo esterno" col quale la dirigenza della siderurgia pubblica è stata costantemente tenuta a fare i conti nel corso dei successivi decenni. La considerazione data a questo elemento è ciò che maggiormente contraddistingue la lettura proposta in questo lavoro rispetto alla letteratura precedente sul tema.
La creazione del mercato unico è avvenuta in presenza di un significativo divario di partenza fra le siderurgie comunitarie. In quanto late comer l'Italia ha mostrato a lungo uno squilibrio fra livelli relativamente arretrati di capacità produttiva e di efficienza e una dinamica della domanda più vivace rispetto al resto della Comunità; contestualmente, negli altri paesi dell'area il settore ha raggiunto presto un grado di relativa maturità, evidenziato da una latente situazione di sovracapacità, esplosa negli anni '70. Da queste differenze sono derivate le dinamiche strutturali che hanno caratterizzato il mercato siderurgico comunitario nel corso del trentennio successivo all'istituzione della Ceca: in particolare, l'Italia è stata sistematicamente costretta a fronteggiare importanti flussi di importazioni dal resto della Comunità, più intensi nelle fasi di flessione congiunturale.
A questa sfida Finsider cercò di rispondere seguendo due direttrici non sempre convergenti: da una parte, adeguando la struttura produttiva esistente ai livelli di efficienza vigenti presso i concorrenti europei e, dall'altra, ampliando la capacità produttiva per soddisfare il crescente fabbisogno interno. Ne derivarono, fra la fine degli anni '50 e l'inizio dei '70, almeno due imponenti cicli di investimenti (creazione e raddoppio dello stabilimento di Taranto, ampliamento degli altri siti). A fronte degli sforzi realizzati dalle aziende Finsider, non vi fu tuttavia un'adeguata copertura finanziaria da parte dell'azionista pubblico; oltretutto, le unità del gruppo furono interessate dalla lunga stagione di conflittualità operaia degli anni '70. L'ampio ricorso ad indebitamento per finanziare i piani di sviluppo, le difficoltà incontrate e gli errori commessi nella realizzazione degli stessi e nella successiva gestione degli impianti costituirono, in una situazione di mercato resa quanto mai tesa dalla crisi degli anni '70, i fattori da cui si originarono in buona parte le perdite che interessarono in misura crescente la siderurgia pubblica in quel frangente.
Tale scenario subì un'accelerazione nel decennio successivo, a seguito di una recessione dei consumi ancora più intensa e di profonde mutazioni delle politiche monetarie a livello globale e dei rapporti di cambio (rivalutazione del dollaro e costituzione dello Sme - Sistema monetario europeo). Finsider si trovò così a scontare un progressivo degrado del rapporto costi/ricavi. Sul fronte dei c
- Product ID:
-
81076
- Handle IRIS:
-
11562/718361
- Deposited On:
-
May 4, 2014
- Last Modified:
-
November 14, 2022
- Bibliographic citation:
-
Romeo, Salvatore,
La siderurgia pubblica italiana nel Mercato comune europeo (1956-1995)
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