- Authors:
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Farina, Gianraimondo
- Title:
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Aspetti e problemi finanziari in ordine alla soppressione di monasteri e conventi nella lombardia asburgica del secondo settecento: il ducato di milano
- Year:
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2011
- Type of item:
-
Doctoral Thesis
- Tipologia ANVUR:
- Altro
- Language:
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Italiano
- Keyword:
-
monasteri; conventi; fiscalità; giurisdizionalismo
- Abstract (italian):
- Il tema del presente lavoro ha per oggetto lo studio degli aspetti e dei problemi finanziari in ordine alla soppressione di monasteri e conventi nella Lombardia asburgica del secondo Settecento, con riferimento all'antico Ducato di Milano (1767- 1790).
La delicata questione delle soppressioni settecentesche in territorio lombardo, non del tutto affrontata dalla storiografia tradizionale, rappresenta, per la storia economica, uno dei “tasselli”principali di tutta la politica riformistica intrapresa da Maria Teresa d' Austria e proseguita da suo figlio Giuseppe II. Essa, come lo dimostrano tutti i documenti archivistici rinvenuti in questi tre anni di ricerca, nasce non solo da meri intenti giurisdizionalistici (preminenza dello Stato sulla Chiesa, rappresentata, soprattutto in Austria, dalla diffusione del Febronianesimo), ma dalla sempre più marcata crescita economica di un territorio, la Lombardia, che, ben presto, dopo i secoli di “stasi” spagnola, sarà destinato a diventare un vero e proprio motore di progresso e di sviluppo.
Gli austriaci apportano alle “potenzialità” di questa terra tutta la loro conoscenza amministrativa provvedendo a riformare lo Stato e cercando, in particolar modo, di eliminare gli antichi privilegi aristocratici, rappresentati in Senato, ed ecclesiastici.
Un lungo periodo di pace, a seguito della guerra di successione austriaca del 1748, favorirà, poi, le riforme: da quella, prima, amministrativa del 1757, passando per l'importantissima applicazione del catasto, per poi concludersi con quelle ecclesiastiche: stipula del Concordato del 1751, riforme del Regio Economato, istituzione della Giunta Economale nel 1765, limitazioni al clero secolare e, soprattutto, al clero regolare.
La politica delle soppressioni é, quindi, frutto, primariamente, di un' esigenza economica dello Stato tesa a “colpire” le rendite di enti che, per un motivo o per l'altro, “sfuggivano” alle denunce, creando, con le proprie esenzioni, l'accumulo di una ricchezza solo limitatamente sfruttata.
In questo senso, dando una lettura generale alla politica fiscale asburgica, si può dedurre che le soppressioni non “cadono” improvvisamente con il regio decreto 3 agosto 1767, ma sono frutto di una gradualità, di una strategia.
Il terreno viene, innanzitutto, “preparato” con l'introduzione del catasto, strumento straordinariamente efficace nel monitorare i possedimenti sia laici che ecclesiastici. Seguiranno le riforme amministrative tese a riorganizzare più razionalmente lo Stato.
Per “contrastare” le immunità ecclesiastiche il governo si servirà di due importanti istituti come il Regio Economato e la Giunta Economale. Sarà, soprattutto, quest'ultima, con la sua azione, a dominare tutta la fase delle soppressioni, provvedendo alla redazione dei Piani di Consistenza ed all'esecuzione dei decreti di chiusura.
Rimane sullo sfondo la domanda centrale: Perché si sopprime?
Vi é, senza dubbio, un' esigenza fiscale dettata, per lo Stato, dal provvedere a “rimpinguare” le casse, “dissanguate” dalle precedenti guerre ma vi é, anche, un disegno di venire incontro al “pubblico bene”, istituendo il Fondo di Religione e, provvedendo, con esso, a devolvere parte dei beni incamerati a favore di sanità e pubblica istruzione.
Il processo, che porterà alla chiusura di circa 238 istituti, sarà interrotto, momentaneamente e bruscamente, dalla venuta dei francesi.
All'interno di questo quadro, il vecchio Ducato di Milano, riformato dai provvedimenti teresiani del 1757 con la città, il suo contado e le pievi del Lecchese, del Varesotto e della Brianza, continuerà, per entità di conventi e monasteri ivi insistenti, a svolgere un ruolo preminente.
L' obbiettivo principale del lavoro é quello di spiegare, dando spazio alle carte d'archivio, come, dal punto di vista storico- economico, sia avvenuta la strategia delle soppressioni nel Ducat
- Product ID:
-
59625
- Handle IRIS:
-
11562/348748
- Deposited On:
-
February 22, 2011
- Last Modified:
-
November 24, 2022
- Bibliographic citation:
-
Farina, Gianraimondo,
Aspetti e problemi finanziari in ordine alla soppressione di monasteri e conventi nella lombardia asburgica del secondo settecento: il ducato di milano
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