Pcr-4-All ha preso il via l’1dicembre 2022, grazie a un finanziamento di circa 3 milioni e 400 mila euro. Il consorzio vede l’università cattolica di Leuven, in Belgio, come coordinatrice di un gruppo formato dall’Università di Verona, l’Helmholtz-zentrum fur infektionsforschung gmbh (Germania) e la Fundacio privada institut de recerca de la sida-caixa (Spagna). Alla guida del team scaligero è Catia Nicodemo, docente di Economia politica nel Dipartimento di Scienze economiche.
“La pandemia di Covid-19 non ha colpito solo la nostra salute, ma anche i nostri stili di vita e le nostre economie ” dichiara Nicodemo. “Data la sua alta non sintomatica trasmissibilità, per fermare precocemente un patogeno come Sars-Cov-2 senza dover ricorrere a misure drastiche per l'economia, una strategia di test di massa con risultati in tempi strettissimi sarebbe necessaria. Data la tendenza alla crescita esponenziale delle pandemie di virus respiratori, non appena tale patogeno viene identificato, dovrebbe essere immediatamente implementata una campagna di test su larga scala”. Il consorzio Pcr-4-All, combinando competenze in diagnostica, screening ad alto rendimento, virologia, modellazione di malattie, econometria e piattaforme sanitarie digitali, mirerà a dimostrare la fattibilità tecnica dell'esecuzione dei test molecolari a livello di popolazione con una capacità di oltre 100mila test in un solo giorno sulla popolazione. “Inoltre – conclude Nicodemo - si valuterà l'efficacia dell'utilizzo di questa strategia come principale misura di lotta alla pandemia valutando la sua capacità di ridurre al minimo, o addirittura prevenire, la necessità di attuare altri onerosi e parziali misure inefficaci, come lockdown e campagne di vaccinazione di massa”.
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