Lo scopo della ricerca è di mostrare come le applicazioni di alcune tecniche di analisi spaziale di recente sviluppate possono fornire utili strumenti di conoscenza ai policy makers per valutare ad esempio i risultati dell’applicazione delle politiche a livello territoriale. In questo caso saranno analizzati alcuni indicatori economici agricoli delle regioni europee per comprendere l’impatto della Politica Agraria Comunitaria (PAC) e gli effetti dei cambiamenti in corso di introduzione.
La riforma della PAC approvata nel settembre del 2003 traccia una netta linea di discontinuità nel laborioso processo di ridefinizione delle politiche agricole dell’Unione. Le basi su cui si fonda la riforma sono: il disaccoppiamento, la modulazione degli aiuti e la cross-compliance. Il disaccoppiamento, che rappresenta la vera innovazione della riforma comporta la ridefinizione delle modalità con cui vengono determinati e trasferiti i sussidi ai produttori agricoli. Queste misure dovrebbero portare minori distorsioni nei mercati per cui gli agricoltori dovrebbero essere maggiormente guidati nelle loro scelte produttive dagli effettivi andamenti dei mercati stessi, con un conseguente aumento di efficienza delle imprese agricole stesse.
La modulazione, con un taglio del 5% dei sussidi della PAC, dovrebbe accrescere la disponibilità di risorse finanziarie per le politiche di sviluppo rurale, particolarmente nelle regioni svantaggiate. Da ultimo, la cross-compliance, diventa obbligatoria, ed il singolo pagamento viene collegato alla produzione di beni e servizi di interesse collettivo, non solo per la salvaguardia dell’ambiente, ma anche per la salubrità degli alimenti e per il benessere degli animali.
Le politiche pubbliche, come le politiche agricole, sono uno degli elementi di maggiore forza attraverso cui favorire i cambiamenti strutturali dei settori produttivi. In Europa la PAC attraverso il meccanismo degli aiuti accoppiati ha fino ad ora impedito l’efficiente allocazione delle risorse ed ha contribuito in alcuni casi a mantenere un land-use inefficiente e gli agricoltori hanno continuato ad offrire prodotti che non avrebbero offerto in mancanza dei pagamenti diretti.
L’impatto della riforma del 2003 sui mercati, sui redditi aziendali, sul valore delle rendite fondiarie e dei prezzi degli altri fattori fissi non è stata ancora analizzata a fondo. Alcuni studi richiesti dalla Commissione UE hanno analizzato le possibili modificazioni a livello aggregato, mentre sono ancora carenti le analisi a livello regionale sulla ri-localizzazione delle produzioni e l’impatto sui redditi agricoli e sull’ambiente.
Per questa ragione l’oggetto di questo studio è l’analisi dell’impatto in alcune regioni europee delle misure contenute nella precedente riforma della PAC del 1992 e di Agenda 2000. Il periodo di tempo considerato nello studio è compreso tra il 1993 ed il 2003. La ragione è la necessità di comprendere come riforme così incisive hanno modificato la geografia agricola delle regioni sulla quale si innesta la riforma del 2003.