Il ruolo delle strategie comportamentali nella promozione dell’istruzione STEM

Data inizio
1 ottobre 2017
Durata (mesi) 
24
Dipartimenti
Scienze Economiche
Responsabili (o referenti locali)
Levati Maria Vittoria
Parole chiave
Ricerca di Base, istruzione STEM, discriminazione di genere, strategie comportamentali, esperimenti randomizzati sul campo e in laboratorio, analisi di efficacia

JEL codes: A29, C91, C93, C52, D01,  D84, I21, J24

In molti Paesi europei, inclusa l’Italia, le richieste di competenze di natura STEM (acronimo inglese che sta
per Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) stanno crescendo ad un tasso molto alto rispetto al
numero di ragazzi che scelgono di intraprendere studi in ambito STEM. Inoltre, si teme da più parti che il
profilo di coloro che optano per studi STEM sia troppo ristretto, con le donne che restano ampiamente
sottorappresentate. Avendo come motivazione principale l’esigenza, per il benessere delle nostre nazioni,
di fare aumentare (in maniera equa in termini di genere) l’occupazione STEM, l’obiettivo di questo progetto
(BeSTEM) è quello di valutare accuratamente il ruolo di strategie comportamentali alternative nel favorire
l’iscrizione in ambito STEM e nel correggere in giovane età la discriminazione di genere legata a STEM. Il
progetto coinvolge, in maniera integrata, una pluralità di discipline: economia comportamentale,
sperimentale e dell’istruzione, micro‐econometria applicata e psicologia sociale. BeSTEM è un approccio
innovativo che mira a a) sviluppare modelli comportamentali micro‐econometrici che formalizzino i
meccanismi chiave alla base dei processi di scelta della scuola superiore, b) implementare interventi
comportamentali – coinvolgendo i ragazzi, i loro genitori e i loro insegnanti – in contesti sperimentali
controllati, e c) generare nuovi dati attraverso questionari quantitativi originali atti a misurare l’efficacia
degli interventi proposti. Verranno anche condotti esperimenti controllati in laboratorio al fine di rendere
gli insegnanti consapevoli delle proprie (potenziali) discriminazioni di genere e, per questa via, ridurre il gap
di genere legato a STEM. Il progetto porterà quindi ad una ricca caratterizzazione del processo di scelta
della scuola superiore e fornirà spunti utili per il disegno di nuovi strumenti di policy finalizzati a
promuovere la scelta di percorsi STEM tra i giovani – tra le ragazze in particolare.

Enti finanziatori:

Ricerca di Base di Ateneo 2015
Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento

Partecipanti al progetto

Maria Vittoria Levati
Professore ordinario
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