Modelli per la determinazione della struttura ottimale del capitale aziendale e del rischio di credito dei corporate bonds e flessibilità manageriale

Data inizio
1 giugno 2004
Durata (mesi) 
12
Dipartimenti
Scienze Economiche
Responsabili (o referenti locali)
Gamba Andrea

In questo progetto si intende investigare la relazione fra le scelte sulla struttura ottimale del capitale aziendale e la flessibilità strategica e manageriale.

Come noto dai modelli di Fisher, Heinkel e Zechner (1989) e Goldstein, Ju e Leland (2001), Dangl e Zechner (2003), quando il valore dell'attivo aziendale si incrementa e la capacità di debito aumenta fino a superare una certa soglia (endogenamente determinata), si ha convenienza ad incrementare il finanziamento mediante capitale di terzi per beneficiare del maggiore scudo fiscale (del debito) ed incrementare la redditività del capitale proprio, data la deducibilità degli interessi passivi sul debito. D'altra parte, se il valore dell'attivo aziendale si riduce oltre una certa soglia (endogenamente determinata), gli azionisti hanno convenienza a rinunciare a pagare quanto spetta agli obbligazionisti, e questi ricorreranno al fallimento per recuperare ancorchè parzialmente, quanto loro dovuto. I modelli dinamici sulla struttura ottimale del capitale aziendale consentono di descrivere le osservazioni empiriche meglio dei modelli statici di Merton (1974), Kane, Marcus e McDonald (1984), Leland (1994), Leland e Toft (1996). Inoltre, prevedono credit spread sui corporate bonds più prossimi a quelli osservati.

Rispetto a questa linea di ricerca e proseguendo la ricerca iniziata nel 2002 sull'effetto della tassazione e della valutazione dello scudo fiscale sulla valutazione e sull'esercizio delle opzioni reali, si intende estendere i modelli citati sopra al caso in cui anche l'attivo aziendale sia dinamicamente determinabile in relazione all'effettiva situazione economica dell'azienda. L'idea di fondo è quella che una maggiore flessibilità aziendale, in senso sia strategico (secondo Pindyck (1989)) sia operativo (secondo Brennan e Schwartz (1985)), consente una maggiore capacità di debito, e quindi una struttura del capitale ottimale più alta rispetto al caso di attivo statico, e a credit spread sui corporate bonds relativamente inferiori, in ragione di una minore probabilità di default.

Enti finanziatori:

Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento

Partecipanti al progetto

Andrea Gamba

Collaboratori esterni

Gordon Sick
University of Calgary Finance Full Professor
Mamen Aranda Leon
University of Navarra Finance Professor
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