LA DISTRIBUZIONE DEL POTERE E DELLA ALLOCAZIONE DELLE RISORSE ECONOMICHE ALL’INTERNO DELLA FAMIGLIA

Starting date
May 1, 2004
Duration (months)
24
Departments
Economics
Managers or local contacts
Perali Federico

Fino alla metà degli anni 80 gli aspetti intra-familiari e di genere della distribuzione del reddito e dello sviluppo economico non avevano ricevuto sufficiente attenzione nelle decisioni di politica economica. Nell’ultimo decennio, grazie in parte alla teoria economica e al miglioramento nella qualità dei micro dati, l'importanza di conoscere in modo più approfondito gli aspetti legati alla allocazione del potere e delle risorse all’interno della famiglia è stata sempre più riconosciuta. Il problema assume una particolare connotazione nelle famiglie in cui un componente è dipendente dal consumo di alcol. Queste famiglie sono meno altruistiche perché il consumo privato di un male privato potrebbe implicare esternalità intrafamiliari dato che meno risorse sono disponibili per il consumo di beni, di istruzione, di salute e di tempo libero per gli altri membri della famiglia. La condizione di dipendenza diventa un male pubblico familiare quando la persona dipendente è meno motivata nel lavoro, condivide meno tempo insieme agli altri membri della famiglia e mina la serenità familiare.

I principali obiettivi della presente ricerca sono sia teorici che empirici. Infatti, il nostro interesse è a) approfondire la comprensione della teoria dinamica della dipendenza razionale e b) empiricamente testare se le regole che governano l’allocazione intra-familiare delle risorse è significativamente diversa in famiglie con un consumo di bevande alcoliche più alto rispetto al consumo medio. L’esercizio empirico al punto b) ci aiuta a individuare gli interventi in grado di migliorare le modalità di condivisione delle risorse e il livello di eguaglianza dei consumi e delle opportunità all’interno della famiglia. Le evidenze empiriche e teoriche saranno utilizzate nell’indagine sulla tassazione ottimale dei beni che generano dipendenza al fine di indirizzare i governi verso regole più efficaci per ridurre sia il consumo di alcol sia le esternalità negative che ne derivano all’interno della famiglia.

Gli aspetti inerenti a a) dipendenza, b) allocazione intra-familiare, c) tassazione ottimale sono discussi in sequenza.

Dipendenza

Il processo di formazione delle abitudini è influenzato da variabili economiche e altri fattori esogeni quali le caratteristiche demografiche e la condizione psicologica. L’abitudine si forma quando consumo passato e presente sono positivamente correlati. Quando il processo di formazione delle abitudine viene mantenuto nel tempo, allora un consumatore può trasformare un’abitudine in uno stato di dipendenza. Becker e Murphy (1988) definiscono una persona “dipendente” quando un aumento nel consumo presente aumenta il consumo futuro. Secondo Becker (1996), in economia si è assunto che i tassi di sconto sulle utilità future sono costanti e fissi per la singola persona, anche se possono differire da persona a persona. Questa assunzione è una semplificazione, che non può spiegare perchè i tassi di sconto differiscono per età, per il reddito, per livello di istruzione e per caratteristiche personali o perchè cambiano col tempo per lo stesso individuo per effetto del passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Il consumo di un bene che genera dipendenza non è ugualmente nocivo per tutti gli individui. Ciascun individuo possiede diversi tassi di preferenza temporale. L'obiettivo principale della presente ricerca è di considerare il tasso di preferenza temporale come endogeno e dipendente dalle caratteristiche eterogenee degli individui.

Implicazioni per l’allocazione intrafamiliare delle risorse
In Italia, le famiglie con un basso tenore di vita sono sovente caratterizzate dalla presenza di un solo percettore di reddito (breadwinner). Tradizionalmente, tali famiglie vivono in zone svantaggiate in cui esistono ridotte opportunità di lavoro per lavoratori poco qualificati. La dipendenza della famiglia dalle risorse apportate da un unico percettore, generalmente di genere maschile, varia al variare del ciclo di vita della famiglia e tra strati sociali. In queste famiglie, la dipendenza dal reddito percepito da un unico lavoratore implica che il benessere dei singoli membri dipende da come l’uomo divide il suo salario per finanziare le proprie spese personali e le spese per la cura della casa e dei figli. Naturalmente, questa non è sempre un’equa divisione nemmeno in famiglie “normali.” La nostra ipotesi di lavoro è che il rischio che si realizzi un’iniqua ripartizione delle risorse è più alto nelle famiglie in cui il capofamiglia, unico lavoratore, è dedito al consumo esagerato di bevande alcoliche. Poiché la distribuzione del reddito all’interno della famiglia è un aspetto informale non adeguatamente studiato, è difficile misurare la prevalenza di diversi modelli di ripartizione delle risorse economiche. In generale, si possono distinguere tre varianti: l’altruistico, il giusto, e l’egoista e despota. I lavoratori che si “devono” il salario provocano costi agli altri membri della famiglia. Quando la parte di stipendio trasferita alle moglie copre a mala pena le spese settimanali per l’alimentazione e l’affitto, è difficile destinare parte di tali soldi per acquistare le scarpe ai propri figli, o nuovi vestiti o per coprire spese mediche inattese. Questo progetto intende studiare nell’ambito della teoria dei modelli familiari “collettivi”.

Tassazione Ottimale

Il progetto proposto investiga la rilevanza di un terzo caso a favore dell’intervento governativo che proviene dalla presenza di esternalità intrafamiliari generate da un maggiore egoismo da parte degli adulti che consumano alcolici e da possibili forme di despotismo indotte dal consumo di alcolici. L’analisi empirica della tassazione ottimale utilizza i risultati dell’analisi relativa alla allocazione delle risorse in famiglie che consumano alcolici in misura superiore alla media. Tradizionalmente, la teoria della tassazione ottimale dei beni (Ray 1997a, 1997b, Ray 1999, Ray 2000, Perali 2000) è stata applicata nel contesto di modelli familiari unitari. Nel contesto dei modelli familiari collettivi, l’analisi dell’incidenza si applica utilizzando una matrice di Slutsky estesa che tiene conto anche degli effetti della tassa sulla regola di condivisione. Le tasse su beni che generano dipendenza sono spesso viste come regressive perchè le famiglie meno abbienti spendono una quota del reddito relativamente superiore per beni che generano dipendenza. E’ interessante notare che la prospettiva collettiva può offrire una visione innovativa del problema della tassazione di “addictive bads.”

Sponsors:

Funds: assigned and managed by the department

Project participants

Eleonora Matteazzi
Temporary Assistant Professor
Martina Menon
Associate Professor
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