EXIT: una ricerca del prof. Roberto Renò sulla rivista Econometrica

EXIT: una ricerca del prof. Roberto Renò sulla rivista Econometrica
Un nuovo indice economico – denominato Exit – è stato proposto da una ricerca che sarà pubblicata sulla rivista Econometrica, prestigiosa rivista di economia, a cui hanno lavorato tre ricercatori tra cui Roberto Renò, docente di Metodi matematici dell’economia e delle scienze attuariali e finanziarie dell’università di Verona, e visiting professor alla Carey business school della John Hopkins University di Baltimora.

A “EXcess idle time” (Exit) hanno contribuito anche Federico Bandi della Johns Hopkins University e Davide Pirino, ricercatore dell’università di Roma Tor Vergata finanziato dal Miur con il bando Scientific independence of young researchers per i giovani che conducono ricerche innovative.

L’indice economico Exit misura l'inattività dei prezzi dei titoli quotati nei mercati finanziari. I test empirici proposti nel lavoro dimostrano il lento movimento dei prezzi rispetto a quanto riportato e previsto dalle teorie dominanti, tra le quali la teoria dell’efficienza. Exit può essere utilizzato come una nuova misura di illiquidità capace di identificare alcune caratteristiche determinanti del processo di formazione dei prezzi nei mercati ma particolarmente difficili da misurare, come l'asimmetria informativa tra gli agenti e la misura dei costi opachi associati alla contrattazione dei titoli.

“L’indice è molto semplice”, spiega Roberto Renò, “perché viene calcolato osservando la serie storica dei prezzi finanziari ed è collegato ad alcune variabili analizzate nel modello: la simmetria informativa, la volatilità del prezzo, il costo esplicito della transazione e il costo implicito della transazione per gli agenti informati, il cosiddetto shadow cost che non è visibile a tutti nel mercato. La misura da noi ideata permette di identificare in maniera molto chiara qual è l’impatto relativo di ciascuna di queste grandezze, che fino ad ora non era stato approfondito in letteratura. Ora sarà più semplice identificare ciascuna di queste”.

“Il lavoro nasce dall’osservazione della problematica dell’efficienza legata ai prezzi e alla loro attività”, continua Roberto Renò. “Quando l’informazione arriva nei mercati finanziari, non viene incorporata nell’immediato, con conseguente minore vibrazione rilevata tramite un metodo statistico di misurazione. In un mercato efficiente il prezzo converge verso il valore vero perché gli agenti efficienti muovono il prezzo verso la direzione giusta, mentre gli agenti non informati non forniscono alcuna indicazione. Se l’agente informato deve intervenire sul mercato convogliando la giusta informazione nel prezzo nel lungo periodo ed estraendo una rendita nel breve periodo, per poter eseguire la contrattazione è necessario affrontare dei costi. Nei periodi in cui il capitale necessario a coprire i costi è più alto, l’operazione non è più conveniente e non viene eseguita e di conseguenza i prezzi sono meno efficienti, meno informativi e il prezzo stesso dell’azione si muove meno di quello che dovrebbe”.

Il lavoro di ricerca è in divenire e proseguirà con l’analisi dei singoli titoli per capire i cambiamenti e le correlazioni, coinvolgendo anche esperti di microstruttura dei mercati finanziari.
 
 
Programme Director
Roberto Renò

Department
Economics

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