Nell'ambito della ricerca, l'Unità di Verona si propone di esaminare l'effettivo contributo che i “sistemi di valutazione, gestione e comunicazione dei rischi” sono in grado di fornire alla predisposizione di un sistema di governance di qualità e, più in generale, alla generazione di valore nel lungo periodo. Lo studio del sistema dei rischi aziendali sarà poi declinato con specifico riguardo alla “valutazione, gestione e comunicazione dei rischi operativi” e ai “modelli di organizzazione, gestione e
controllo” volti a prevenire i rischi-reato di cui al D. Lgs. 231/2001. L'obiettivo esposto può essere conseguito attraverso lo sviluppo delle quattro seguenti fasi di ricerca di seguito commentate.
1) La mappatura dei caratteri salienti del “disegno” del sistema dei rischi esaminato (considerato in entrambe le menzionate declinazioni)i, da effettuarsi sulla base della disclosure fornita dalle imprese nonché, se del caso, sulla base di approfondimenti diretti condotti presso le società; le fonti informative da assumere a prioritario riferimento per lo sviluppo della fase in parola sono i rapporti annuali resi pubblici dalle imprese, comprensivi dei bilanci redatti in conformità ai principi
internazionali Ias/Ifrs, delle relazioni sulla gestione predisposte dagli amministratori, delle relazioni di governance, ecc..
2) La costruzione di un “indice di qualità”, riflesso in uno score, facente leva sul livello di conformità dei sistemi/modelli esaminati a norme, regolamenti, codici di autodisciplina e best practices; in altri termini, l'idea di fondo è quella di fare riferimento alle metodologie invalse nella letteratura internazionale ai fini della valutazione della disclosure quality declinandole poi con riguardo al differente obiettivo sopra identificato, focalizzato sulla qualità non della disclosure bensì del
disegno dei “sistemi di valutazione, gestione e comunicazione dei rischi” e dei “modelli di organizzazione, gestione e controllo”.
3) La identificazione, mediante la costruzione di appropriati indici di correlazione, delle variabili aziendali (settore di attività, grado di indebitamento, risultati reddituali, composizione del consiglio di amministrazione e così via) che, a monte, costituiscono le principali determinati che spiegano il livello qualitativo (lo score) del disegno dei sistemi/modelli adottati; l'ipotesi sottostante si sostanzia nel fatto che il livello qualitativo oggetto di indagine è spesso funzione di alcune peculiari
variabili, correlate sia ad aspetti di contesto (economico, giuridico, sociale) sia ad aspetti caratterizzanti la specifica realtà aziendale (in termini di struttura societaria e manageriale). Posto che, nella letteratura nazionale e internazionale, non sembrano esservi studi che approfondiscono questo ambito con specifico riguardo ai sistemi in esame e al contesto nazionale, l'Unità di Ricerca intende intercettare quest'indirizzo, al fine di identificare eventuali fattori-chiave da cui
dipende il livello di qualità del disegno dei sistemi/modelli adottati.
4) La identificazione, mediante la costruzione di appropriati indici di correlazione, delle (ipotizzate) relazioni causali sussistenti tra la qualità del disegno dei sistemi/modelli adottati e i risultati economico-finanziari conseguiti dalle imprese quotate italiane. Le correlazioni individuate saranno ulteriormente approfondite mediante lo studio di alcuni significativi casi aziendali, strumentali a spiegare e a “dare contenuto” agli indici di correlazione identificati.
Ad evidenza, l'ultima fase è in stretta connessione con l'obiettivo generale sopra esposto: la eventuale sussistenza di relazioni causali tra la qualità del disegno dei sistemi/modelli adottati e i risultati economico-finanziari conseguiti dalle imprese quotate italiane consente di pervenire ad un giudizio di efficacia dei suddetti sistemi/modelli (e non solo di adeguatezza del loro disegno), con le correlate ricadute sulla qualità del sistema di governance e sul processo di generazione di valore nel lungo periodo.